Nuova sede ESU

Venezia-Marghera, 2010.

Concorso internazionale di idee per la progettazione di una nuova residenza universitaria in viale Fratelli Bandiera n.74.

Il progetto doveva perseguire il miglioramento della qualità architettonica, dell’efficienza energetica (criteri di bioedilizia) e l’utilizzo di fonti rinnovabili. Progetto di Concorso. Daniele Levi (capogruppo) con R. Bittolo Bon, F. Tullio Altan, E. Costa, AM Studio, F. Mastinu, E. Lancerini.

Il nuovo ordinamento universitario, con l’introduzione delle lauree triennali e specialistiche, ha causato il frazionamento di molti atenei a livello urbano e regionale, per il bisogno di creare nuove sedi per la didattica e la ricerca. Inoltre l’introduzione del metodo basato sui crediti formativi presuppone una presenza costante degli studenti negli atenei. Ciò, se da una parte può favorire molti studenti residenti nelle città sedi di questi nuovi centri, dall’altra comporta la necessità di prevedere nuove residenze.

Va aumentando poi la mobilità internazionale degli studenti, che richiede una garanzia di alloggio agli studenti stranieri nel periodo di scambio. L’emanazione della legge 338/2000 (Disposizioni in materia di alloggi e residenze per studenti universitari) ed i successivi allegati giunti in tempi più recenti, confermano l’interesse per la questione abitativa studentesca, visti anche i dati sul costante incremento degli iscritti.

La residenza universitaria si configura come servizio di qualità a supporto dell’attività di studio, proponendosi come parte integrante nel percorso di crescita degli studenti. Oltre allo svolgimento delle normali funzioni di base, l’alloggio per lo studente deve garantire infatti la possibilità di relazioni, socializzazione e scambi culturali tra persone che hanno sesso, età e modelli culturali diversi, seguono corsi di studi differenti, provengono da vari contesti economici, culturali, sociali e geografici e possiedono determinate abitudini, gusti personali, tradizioni abitative e identità religiose.

NUCLEI INTEGRATI

La scelta della tipologia edilizia e distributiva assume un ruolo importantissimo per garantire lo svolgimento di queste funzioni, di cui sempre più si riconosce l’importanza “educativa”. Un’organizzazione che preveda camere per la maggior parte singole, cucine-soggiorni per gruppi di 6/7 persone, e spazi di relazione e studio per la totalità degli ospiti, sembra la soluzione ideale per mediare tra le esigenze di privacy e socialità degli studenti.

La stessa 338/2000 nei suoi allegati individua un modello organizzativo cosiddetto “a nuclei integrati” che prevede “un numero variabile di camere, preferibilmente singole, in grado di ospitare da 3 a 8 o più studenti, che fa riferimento per alcune funzioni (preparazione pasti, pranzo e soggiorno, ecc.) ad ambiti spaziali riservati dando luogo a nuclei separati d’utenza”.

L’edificio di Via Fratelli Bandiera risulta obsoleto sia rispetto a questi nuovi canoni sociali, sia rispetto alle attuali esigenze di risparmio energetico e non ultmo rispetto ai requisiti di legge. Valutate le richieste e le indicazioni del bando di concorso, il progetto prevede la demolizione e ricostruzione dell’edificio esistente, prevedendo una distribuzione a “nuclei integrati” e con tecniche di edilizia sostenibile che consentano di abbattere le spese gestionali della struttura.

EDIFICIO PASSIVO

Sono molti i comuni italiani che hanno introdotto in modo prescrittivo regole del costruire che orientano lo sviluppo del territorio verso i principi della sostenibilità ambientale. Nello stesso modo i vari Atenei italiani, riuniti a Torino nel maggio del 2001 hanno ribadito l’impegno di gestire in modo sostenibile le Università e gli edifici destinati all’ospitalità degli studenti. Specialmente per questi edifici la scelta è di costruire nuovi volumi con tecnologie progettuali e impiantistiche a basso impatto ambientale, quasi luoghi didattici dove gli studenti possano sperimentare gli effetti di una progettazione attenta all’ambiente. E’ questa la via che permette di ridurre i fabbisogni di energia primaria che, nel settore civile, assorbe nell’Unione europea più del 40% dei fabbisogni. I principi generali della BIO-Architettura sono pochi e semplici, ma fondamentali per il risultato finale di un intervento edilizio sostenibile:

-progettare e costruire nel rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo

-utilizzare impianti che consentano una riduzione del consumo energetico con fonti di energia verdi e rinnovabili.

-usare materiali il piùpossibili compatibili con l’ambiente, quindi con il minimo impatto ambientale in tutto il loro ciclo di vita

Partendo dalla consapevolezza che in una situazione in cui trovare nuove risorse di energia è sempre più difficile, il progetto elaborato propone, in modo deciso, la riduzione dei consumi idrici ed elettrici, una attenta scelta dei materiali, accorgimenti per il funzionamento passivo dell’edificio nelle diverse stagioni dell’anno, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili (fotovoltaico, solare termico e geotermia).

Questo implica un maggiore isolamento delle strutture dell’involucro (pareti e soffitti) per ridurre le dispersioni di calore degli ambienti. L’impianto di climatizzazione funziona a ventilazione controllata e consente così all’edificio di utilizzare in modo più efficace il contributo delle fonti rinnovabili.L’impianto elettrico prevede l’installazione di dispositivi per la riduzione dei consumi elettrici (interruttori a tempo, sensori di presenza, sensori di illuminazione naturale, ecc.). Le parti trasparenti delle pareti perimetrali esterne in particolare nel lato sud e ovest sono stati collocati dei dispositivi che ne consentono la schermatura e l’oscuramento. Un sistema di raccolta dell’acqua piovana con l’utilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione e l’alimentazione delle cassette di scarico e la contabilizzazione dei consumi idrici promuovono una maggior efficienza e consapevolezza dei consumi idrici.

PROGETTO

Una volta definiti, questi rigidi vincoli dimensionali vanno coniugati con le richieste e gli indirizzi del bando ed adeguati agli standard fissati dall’allegato A al DM n°43. Si è proceduto quindi con le scelte progettuali concernenti le tipologie aggregative che consentano un aumento della capacità ricettiva ed un miglioramento della qualità di vita all’interno della struttura.

Il modello scelto, a “nuclei integrati” consente infatti di ottenere 51 camere, 30 singole e 21 doppie, per un totale di 72 posti alloggio.

L’edificio si sviluppa su quattro piani a pianta trapezoidale, con il lato più corto che ricalca l’allineamento stradale dell’edificio esistente, il lato più lungo a Sud, lungo l’allineamento con la distanza di 10m dal fabbricato limitrofo, ed il lato Ovest e Nord allineati sulla distanza di 5m dal confine.

Il piano terra, ribassato rispetto alla quota stradale, ospita le funzioni comuni, di supporto e le aree tecniche.

I tre piani fuori terra sono divisi in quattro quadranti che corrispondono a 4 nuclei abitativi (A B C D), raggiungibili tramite scala ed ascensore localizzati al centro dell’edificio.

L’Allegato A individua le differenti Aree Funzionali, per le quali vengono esplicitati specifici requisiti:

– AF1 Residenza, comprende le funzioni residenziali per gli studenti;

– AF2 Servizi culturali e didattici, comprende le funzioni di studio, ricerca, documentazione,lettura, riunione, ecc., che lo studente compie in forma individuale o di gruppo anche al di fuori del proprio ambito residenziale privato o semiprivato;

– AF3 Servizi ricreativi, comprende le funzioni di tempo libero finalizzate allo svago, alla formazione culturale non istituzionale, alla cultura fisica, alla conoscenza interpersonale e socializzazione, ecc., che lo studente compie in forma individuale o di gruppo al di fuori del proprio ambito residenziale privato o semiprivato;

– AF4 Servizi di supporto, gestionali e amministrativi, comprende le funzioni che supportano la funzione residenziale dello studente e le funzioni esercitate dal personale di gestione in ordine al corretto funzionamento della struttura residenziale;

– Accesso e distribuzione comprende le funzioni di accesso, di accoglienza, di incontro e di scambio tra gli studenti e le funzioni di collegamento spaziale tra aree funzionali e all’interno di queste;

– Parcheggio auto e servizi tecnologici, comprende spazi di parcheggio auto/moto e la dotazione di vani tecnici e servizi tecnologici in genere.

Si specifica inoltre che le residenze per studenti devono rispondere alle esigenze degli utenti: studenti residenti, altri residenti in foresteria, personale di gestione. Devono inoltre consentire anche agli studenti non residenti che gravitano nello specifico bacino di utenza di usufruire e condividere i servizi culturali, didattici e ricreativi offerti dalla struttura.

Per questo motivo è opportuno schematizzare i diversi livelli di fruizione degli spazi del progetto divisi in:

COLLETTIVO 46,03 mq 2,68% accessibile a studenti interni ed esterni, al personale di gestione ed a eventuali ospiti controllati  SEMI-COLLETTIVO 91,29 mq 5,32% fruibile da studenti interni ed esterni e dal personale di gestione  SEMI-PRIVATO 590,49 mq 34,40% zone comuni all’interno dei nuclei (ingressi, cucine, soggiorni), fruibili dagli studenti residenti (gruppi di 6-7 persone)  PRIVATO 856,14 mq 49,87% accessibile agli studenti residenti (camere e bagni)  SERVIZI DI SUPPORTO 64,78 mq 3,77% accessibili al personale di gestione  AREE TECNICHE 68,06 mq 3,96% accessibili al personale di gestione

Nel progetto più dell’80% della superficie netta è destinata ad aree private e semiprivate, dove si svolgono le attività legate ai quattro ambiti funzionali. Vengono privilegiate privacy (30 camere singole e 21 doppie) e socializzazione in gruppi di 6/7 persone.

PIANO TERRA

Al piano terra sono concentrati la totalità degli ambiti collettivi, di supporto e tecnici, ed una parte degli ambiti semi-collettivi, comprendendo quindi le aree funzionali AF2, AF3 ed AF4. L’ingresso pedonale principale avviene da un piano inclinato posto a Sud, che scende con inclinazione dell’8% fino al piazzale alla quota -1.45, con ampio spazio di deposito attrezzato per biciclette. Da qui si accede alla hall sulla quale si affaccia la reception, e che dà accesso diretto a scale ed ascensore, ai servizi generali ed a una sala polivalente per soggiorno, studio o riunioni attrezzata con pareti mobili, tavoli e sedute per una fruizione flessibile degli spazi. Illuminazione ed aerazione della sala sono grantiti da ampie vetrate a tutt’altezza sui lati Nord e Sud. L’accesso carrabile avviene invece dal lato Nord, attraverso una rampa con inclinazione del 20% dalla quale si raggiungono i parcheggi coperti sotto il portico. Qui si trova l’ingresso secondario, utilizzato esclusivamente dal personale. In quest’area dell’edificio si trovano gli spogliatoi e servizi del personale, la reception, l’ufficio del custode, il guardaroba ed i locali tecnici: vani tecnici, locale per il riciclo delle acque grigie, quadro elettrico, magazzini e depositi. Sul lato Nord trova spazio un’ampia isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti. Il lato Ovest è adibito ad area verde, raggiungibile dall’ingresso principale. Qui trova collocazione lo sbarco della scala esterna antincendio.

PIANO TIPO

Ogni piano è composto da quattro nuclei abitativi ABCD, tutti organizzati secondo lo stesso schema funzionale che prevede ingresso, soggiorno, cucina, due camere singole e due doppie, due bagni, locale lavanderia e ripostiglio. Camera singola e doppia sono separate dal servizio igienico in comune, composto da antibagno, locale con lavabo wc e bidet (aerazione naturale), locale con lavabo e doccia (aerazione artificiale).

Il nucleo A è dimensionato per prevedere in più una camera singola per utenti con disabilità e bagno annesso, mentre nel nucleo C c’è una sola camera doppia e tre singole.

Ogni ambiente è dotato di ampie finestre sul lato corto, favorendo una aerazione ed illuminazione ottimali ed una disposizione dell’arredo flessibile. In ogni camera è prevista una dotazione di arredo minima per ogni utente:

– letto con contenitore – comodino integrato nella testiera – armadio con cassettiera – scrivania – seduta ergonomica – scaffalatura – appendiabiti

Ogni spazio di cucina-soggiorno è dimensionata per offrire una superficie minima a posto alloggio di oltre 7mq. Le aree funzionali didattiche, culturali e ricreative sono integrate al nucleo residenziale. La zona studio è garantita ed attrezzata all’interno di ogni camera. Lo spazio della sala comune di ogni nucleo è sufficientemente ampio perché possano svolgersi anche contemporaneamente varie funzioni ricreative come sala giochi e sala video-musica. Sia le camere che i salotti di ciascun nucleo sono dotati di connessione alla rete wifi. Anche alcuni servizi di supporto alla residenza sono collocati all’interno dei nuclei: ogni appartamento è dotato di:

– lavatrice – asciugatrice – deposito per asse e ferro da stiro – deposito per la biancheria e per i prodotti di pulizia. – ripostiglio

I nuclei A-B e C-D sono comunicanti grazie ad un sistema di pareti mobili che, una volta aperte, permettono di allargare lo spazio comune e lo svolgersi di attività di gruppo o eventi sociali.

Una scala di sicurezza posta esternamente all’edificio su lato ovest, consente una seconda via di fuga in caso d’incendio.