Fermata d’Autobus 2

Aglié (TO), 2014-15.

Progetto preliminare ed esecutivo per un edificio adibito a residenza terapeutico-riabilitativa per la comunità terapeutica psichiatrica Fermata D’Autobus.

UN UNICO EDIFICIO A CORTE.
Poichè l’attività psicoterapeutica che la residenza ospiterà, fa riferimento a concetti legati alle idee di comunità e di condivisione, anche dal punto di vista insediativo, il progetto intende proporre forme  che ne siano una rappresentazione non solo formale ma anche funzionale.
La scelta dunque è ricaduta, piuttosto che su più edifici separati, su un unico edificio la cui valenza comunitaria sia rappresentata dalla conformazione intorno ad una corte centrale. Tale corte diventa in tal senso il centro “aperto”, ma protetto della nuova residenza, ben rappresentando la filosofia con cui FERMATA d’AUTOBUS affronta il disagio psichico e la riabilitazione.

UN PIANO UNICO
Evitare spazi distributivi verticali, non solo consente il risparmio in termini di superficie, ma consente anche una gestione più facile di una comunità in cui il disagio psichico mal si confronta con le altezze. Pertanto il nuovo edificio si svilupperà tutto al piano terra, consentendo una maggior sicurezza ai residenti. Farà eccezione una porzione di edificio seminterrato che avrà funzione di ospitare, oltre agli impianti, anche una serie di spazi complementari e di servizio.

IL VERDE COME ELEMENTO FONDANTE
Intento della comunità FERMATA d’AUTOUS di collocare una struttura quale quella qui proposta in un contesto quale quello della campagna di Aglié è proprio quello di sfruttare il paesaggio agricolo naturale come un elemento fondamentale della propria strategia terapeutica. Pertanto il progetto intende far sì che, non solo la collocazione del costruito, ma anche la sua integrazione con il verde circostante siano parte integrante dell’intervento.

L’EDIFICIO
L’edifico verrà collocato, nel rispetto delle norme di cui sopra, nel punto più centrale possibile rispetto all’intera area della proprietà. L’intento è quello di immergere il più possibile la nuova residenza nel verde ed allo stesso tempo articolare in vari settori gli spazi esterni, ciascuno dei quali potrà avere usi e funzioni diverse in base alle esigenze delle molte attività che la comunità svolge all’aperto (sport, orto, relax, ecc…).
Costruito intorno alla corte centrale, l’edificio che si ipotizza sarà suddiviso in tre elementi funzionali.
Il lato dell’edificio più a nord, verso la strada è addibito a zona giorno. Qui vi saranno sia gli ambienti destinati alla vita collettiva quale il soggiorno e l’area pranzo, sia gli ambienti destinati ai servizi per la comunità dei residenti: sala riunioni, sala colloqui, infermeria, zona di porzionamento dei pasti, ecc…
Le due ali laterali, invece saranno addibite a zona notte ed ospiteranno le camere da letto con i rispettivi bagni.
Infine, nella parte più a sud, vi sarà il laboratorio, ambiente in cui si svolgeranno attività colettive e didattiche quali pittura, scultura ecc.

Progetto con Riccardo Cianchetti.